9 Settembre 2025
L’intelligenza artificiale (IA) sta rivoluzionando il mondo del lavoro, introducendo strumenti e processi in grado di automatizzare attività, analizzare grandi quantità di dati e supportare le decisioni aziendali. Questa evoluzione porta con sé opportunità significative, ma anche nuove sfide giuridiche.
Il diritto del lavoro si trova oggi a dover regolare rapporti professionali in cui algoritmi, machine learning e sistemi predittivi possono incidere sull’organizzazione, la selezione e la gestione del personale. Comprendere queste dinamiche è fondamentale per tutelare sia i diritti dei lavoratori sia la competitività delle imprese.
L’integrazione dell’IA nelle attività aziendali sta modificando profondamente il panorama occupazionale. Alcuni degli impatti più rilevanti includono:
Questi cambiamenti richiedono un adeguamento delle norme per garantire trasparenza, correttezza e rispetto della dignità del lavoratore.
A livello europeo, il Regolamento sull’intelligenza artificiale (AI Act) stabilisce criteri stringenti per lo sviluppo e l’uso dei sistemi di IA, classificandoli in base al rischio. Nel contesto lavorativo, rientrano nella categoria “ad alto rischio” gli strumenti che influenzano l’assunzione, la gestione o la valutazione dei dipendenti.
In Italia, oltre alla normativa europea in via di recepimento, trovano applicazione:
Queste fonti impongono alle aziende obblighi di trasparenza, informativa preventiva e garanzie di supervisione umana.
L’uso dell’intelligenza artificiale in azienda può comportare rischi concreti per i lavoratori:
Per contrastare tali rischi, il diritto del lavoro prevede strumenti di tutela come: