Diritto penale ambientale: spiegazione con esempi

10 Novembre 2025

Nell’era della crescente attenzione alla sostenibilità, la tutela dell’ambiente assume una dimensione che va ben oltre le semplici norme regolamentari: le imprese e le persone giuridiche sono chiamate a rispondere anche sul piano penale per le condotte che danneggiano l’ecosistema. Lo Studio Legale Vescovi, con competenza specifica nel diritto ambientale e penale, affianca clienti pubblici e privati nell’interpretazione e nell’applicazione delle norme, garantendo soluzioni strategiche e su misura. Nel presente articolo approfondiamo il tema del diritto penale ambientale, spiegando cosa sia, quali siano le sue fonti, perché diventi sempre più rilevante nel panorama normativo e operativo, quali reati comprende e quale sia la competenza territoriale e procedurale.

Cos’è il diritto ambientale penale?

Il diritto ambientale penale designa l’insieme delle norme che permettono di sanzionare penalmente comportamenti che recano grave danno all’ambiente. In Italia, con la Legge 22 maggio 2015, n. 68 è stato introdotto nel codice penale il “Titolo VI-bis – Dei delitti contro l’ambiente”, segnando un passo decisivo verso la tutela penale delle matrici ambientali (suolo, acque, aria, biodiversità) e della salute pubblica.

Accanto a queste norme penali, l’ordinamento prevede forme contravvenzionali tramite il Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (T.U. Ambiente), che disciplinano ambiti quali la gestione dei rifiuti e le scariche idriche.

In sintesi: questo ramo del diritto serve sia a prevenire che a punire le azioni, anche colpose o dolose, che ledono l’ambiente considerato bene giuridico meritevole di protezione.

Le fonti del diritto ambientale penale

Le principali fonti normative del diritto penale ambientale sono le seguenti:

  • Fonti nazionali:
  • Il codice penale, soprattutto gli articoli successivi al Titolo VI-bis (ad es. art. 452-bis c.p. “inquinamento ambientale”). 
  • Il d.lgs. 152/2006 (T.U. Ambiente), che tipizza una vasta gamma di contravvenzioni e prevede la parte VI-bis per alcune fattispecie speciali. 
  • Fonti costituzionali e modifiche recenti (ad esempio la legge costituzionale 11 febbraio 2022, n. 1 che ha inserito il riferimento alla tutela dell’ambiente e degli ecosistemi tra i principi fondamentali). 
  • Fonti europee e internazionali:
  • Direttive UE, regolamenti e orientamenti che spingono verso standard comuni, ad esempio la recente Direttiva (UE) 2024/1203 sulla tutela penale dell’ambiente. 

Queste fonti interagiscono fra loro: la normativa nazionale recepisce (o è chiamata a recepire) gli standard europei, mentre la dottrina e la giurisprudenza interpretano e applicano queste regole in contesti concreti.

Diritto penale ambientale: perché è sempre più importante?

Negli ultimi anni il ricorso a strumenti penali per la tutela dell’ambiente è cresciuto per vari motivi:

  • Aumento dell’incidenza e della gravità delle condotte che danneggiano ecosistemi, acque, suoli, biodiversità.
  • Evidenza crescente delle interconnessioni fra ambiente e salute umana: l’inquinamento non è solo danno ecologico, ma anche sanitario. 
  • Evoluzione normativa mirata a rafforzare la deterrenza: la legge 68/2015 ha introdotto fattispecie specifiche e aggravanti per i delitti ambientali, segnalando che l’ambiente non è più “solo” un bene strumentale alla salute dell’uomo, ma può essere bene giuridico autonomo da tutelare.
  • Necessità di omogeneità a livello europeo, per evitare zone di “vacanza normativa” e garantire che i reati ambientali non restino impuniti in alcuni Stati membri rispetto ad altri.

L’importanza del diritto penale ambientale deriva non solo dalla repressione del danno già verificato, ma dalla funzione preventiva che tale strumento può assumere: disincentivare comportamenti illeciti, promuovere la responsabilità delle imprese e degli enti, e rafforzare la vigilanza sul territorio.

In questo contesto, lo Studio Legale Vescovi si propone come partner strategico per imprese, enti pubblici e privati, offrendo una visione d’insieme — prevenzione, gestione del rischio, contenzioso — che permette di affrontare la complessità normativa con efficienza.

Hai bisogno di assistenza legale chiara e tempestiva?

Affidati all’esperienza dello Studio Legale Vescovi

RICHIEDI UNA CONSULENZA

Quale reato rientra tra i reati ambientali?

Gli “ecodelitti” tipizzati nel codice penale comprendono diverse fattispecie, alcune più gravi altre meno, ma tutte orientate a reprimere offese all’ambiente. Ecco le principali:

  • Inquinamento ambientale (art. 452-bis c.p.): quando, abusivamente, si causa una compromissione o un peggioramento significativo e misurabile delle matrici ambientali (suolo, acque, aria, biodiversità). Ad esempio: lo sversamento incontrollato di sostanze chimiche in una falda acquifera.
  • Disastro ambientale (art. 452-quater c.p.): quando il danno è di portata “catastrofica” o irreversibile, comportando un’alterazione degli ecosistemi o della salute pubblica su vasta scala.
  • Delitti colposi contro l’ambiente (art. 452-quinquies c.p.): se le condotte sono il risultato di negligenza, imprudenza o imperizia.
  • Altre ipotesi: traffico e abbandono di materiali ad alta radioattività (art. 452-sexies c.p.), associazione a delinquere finalizzata ai delitti ambientali (art. 452-octies c.p.), impedimento dei controlli ambientali (art. 452-septies c.p.). 

Va sottolineato che, oltre ai delitti, restano operative numerose contravvenzioni ambientali previste dall’ordinamento. La distinzione tra reato e contravvenzione è importante perché incide sui termini, sulle pene e sulla procedura applicabile.

Per le imprese, è fondamentale una due-diligence capillare e un’adeguata attività di audit ambientale, che lo Studio Legale Vescovi assicura tramite servizi integrati: consulenza preventiva, redazione/modifica di modelli 231, gestione contenzioso ambientale.

Qual è la competenza per i reati ambientali?

La competenza territoriale e per materia per i reati ambientali varia a seconda della gravità della fattispecie e della struttura del procedimento:

  • Per le contravvenzioni del T.U. Ambiente è spesso competente il tribunale monocratico.
  • Per i delitti ambientali del Titolo VI-bis c.p., il procedimento può essere in primo grado davanti al tribunale collegiale, soprattutto nelle ipotesi più gravi (disastro ambientale) o quando l’art. 33-bis c.p.p. stabilisce una competenza speciale.
  • La competenza territoriale, in genere, è determinata dal luogo in cui il reato si è consumato o dagli effetti rilevanti hanno avuto luogo. In caso di reato permanente (es. traffico illecito di rifiuti), la competenza può essere individuata anche in base a dove sono avvenuti i primi effetti o dove è stata contestata la condotta.

A chi denunciare i reati ambientali?

Nel contesto operativo l’assistenza legale dello Studio Legale Vescovi prevede che il cliente valuti tempestivamente:

  • la chiamata al numero 112 in caso di emergenza ambientale;
  • la segnalazione alla competente ARPA/ISPRA o all’ente regionale di tutela ambientale, allegando documentazione utile (fotografie, data, descrizione dettagliata);
  • la presentazione di esposto/denuncia presso il reparto specialistico (Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Sicurezza Energetica – NOE) o tramite studio legale per l’attivazione delle procedure difensive. 
    Grazie alla competenza multidisciplinare, lo Studio Legale Vescovi affianca il cliente nella raccolta tempestiva delle prove, nella valutazione del rischio penale e nella predisposizione della strategia difensiva o di compliance preventiva.

Diritto penale ambientale: conclusione

La tutela ambientale non è solo una questione regolamentare, ma un terreno dove si intrecciano responsabilità penali, aziendali e reputazionali. Affidarsi a un team come quello dello Studio Legale Vescovi, che unisce competenza penale, ambientale, societaria e compliance, significa gestire in modo proattivo il rischio ambientale, prevenire contenziosi e tutelare il valore dell’impresa o dell’ente nel pieno rispetto della normativa vigente.

Per una consulenza o per valutare la situazione specifica della vostra azienda o ente, lo Studio Legale Vescovi è a disposizione: contattaci per un primo confronto compilando il form sottostante.

Compila il form
richiedi un primo confronto

    This site is registered on wpml.org as a development site.